domenica 21 giugno 2015
sabato 13 giugno 2015
La giornata di merda. Succede. Quando non te la
aspetti, quando già lo sai, quando non doveva proprio capitare ecco che arriva
la giornata di merda. E come si cura ? come si scappa da quella cappa di
negatività e incazzatura che parte da dentro, arriva alle ossa e sembra non
volersene andarsene più? Come batti qualcosa di così forte da non avere
ragione, inizio o fine, qualcosa che sa di assoluto, che scende come una coltre
e ti lascia blindato dentro, imprigionato?
Non lo so, la mia giornata di merda
inizia sempre in modo subdolo, mi lascia un paio di ore mattutine per godermi
un umore incerto tutto da decidere, mi fa credere di poterle sfuggire e poi
arriva: trovi la rigata di chiave sulla fiancata della macchina che
probabilmente stava lì dimenticata da almeno una settimana, un capello biondo
sul cuscino che decisamente non è il tuo, la teglia ustionante che finisce
inevitabilmente incollata alla tua mano, quelle parole potenti e sottili come
una lama che non dovevano proprio capitare a portata di orecchio, non oggi, non
nella giornata di merda.
Non ho mai capito come scacciarla ma ho imparato
ad aggirarla, ad essere un’altra, una che la giornata di merda non l’ha mai
vista, nemmeno da lontano, una figa che cammina a tempo di una canzoncina pop
gigiona e rassicurante, una che dice sempre la cosa giusta, che è nata per
rendere questo mondo un posto migliore.
Il gioco dei ruoli, recite e finzioni, queste
ogni tanto ti salvano, nascondi chi sei nei giorni difficili, quando sei
fragile e ammaccata e inganna gli altri, ma prima di tutto, inganna te stessa.
martedì 9 giugno 2015
L’amore è sopravvalutato. Come per tante altre
cose sono rimasta convinta per 25 anni che la mia visione fosse la visione di
tutti. Non avevo mai considerato il pluralismo per certa roba, tipo l’amore.
L’amore della tua vita, quello con cui decidi di condividere i giorni, il bene,
il male, e quella infinita gamma di dettagli che ad uno ad uno riempiono il tuo
tempo, quell’amore là pensavo bisognasse solo trovarlo, non ho mai creduto
davvero che per certi non esiste, semplicemente non c’è. Il cuore pompa ma
poco, la testa vola ma non troppo lontano, il respiro si perde ma a malapena. L’amore educato e composto, sommesso, razionale e controllato è un amore
minore, non ti impone il sacrificio, non pretende altruismo, non è esclusivo,
non sa di sublime.
In certe persone non c’è quel potenziale, il loro massimo
dentro la scala di noi amatori incalliti non solletica nemmeno l’asta della
sufficienza, ma in fondo noi siamo senza
intermezzi, e scale di grigi, oscilliamo dal tutto al niente attendendo una
eternità ma esaurendo lo scambio di posizione in uno solo tempo, denso e
dolorante ma inevitabile.
Iscriviti a:
Post (Atom)