Più di 10.000 adesioni
in tre giorni. Il successo dell’omissione. Questo mr. XXX che cela sotto
l’acronimo una combriccola di localari visti e rivisti, che da anni nauseano la
vita notturna della capitale, ci ha fregato con il trucco più vecchio del
mondo: insicurezza.
“In amore vince chi fugge” e mica solo in amore, anche quel
circo mondano, che si guadagna un pezzo della nostra vita, gioca alle stesse
regole, il localaro non ti sbatte in
faccia la prevendita e tu te la vai a cercare. Manco avessero regalato pane e
fica, fioccavano Giulia +7, Valerio +15, Matteo + tutti e qualche eversivo con
un plus dorga, plus villalobos e via così.
Un’opera di propaganda tanto fiacca
abbinata ad un successo dai numerri tanto grande può essere spiegato solo con
una ragione: siamo una città di gente annoiata, l’immagine di un po’ di musica
in cui si ripete ridondantemente la stessa frase cucita sui bassi di una base
commercialotta diffusa sottoterra, dentro un tunnel, non s’è ben capito, ed
ecco a voi l’evento della stagione.
Ma il fascino, la catacomba segreta se lo
contende con l’unico dettaglio noto da subito: il dress code. Una valanga,
minuziosa di prototipi di figure che appoggiate così l’una accanto all’altra
non possono che suscitare imbarazzo e spingere l’immaginazione del lettore non
in un sogno evocativo di una Roma bellissima seppur trasgressiva, ma nella
formulazione ipotetica di quel momento in cui menti geniali della comitiva
localara hanno ideato la loro strategia di marketing puntando un buon 50%
sull’invenzione della maschera del “Colluso” come della più brillantemente
riuscita maschera dell’ “Universitario”.
E allora tutti in fila nel parcheggio
SOTTERRANEO di Villa Borghese con le nostre prevendite, jeans sdruciti, maglietta
bianca, All Stars, Clarks, Dr.Martens, dipende dal vostro branco d’appartenenza
per poi lanciarci finalmente in un divertimento eccessivo in quello che non è
altro che lo stesso scontatissimo e abusato locale di sempre. Ma questa è solo
un’ipotesi.
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